La centrale elettrica della città di Lubiana, un magnifico monumento tecnico, è uno dei rari esempi di architettura industriale, che è conservata in Slovenia. Dal 1989, quando la costruzione fu iniziata, l'edificio ha subito numerose modifiche: è stato migliorato e ampliato fino alla fine della seconda guerra mondiale quando la centrale elettrica con la sua tecnologia ormai obsoleta è stata sostituita da un impianto di riscaldamento nella periferia della città.

Oggi l'edificio è un monumento storico, tecnico e culturale. Esso ancora di proprietà della ditta Elektro Ljubljana, completamente rinnovato nella sua centenaria strutturata. Alcuni artisti hanno "scoperto" questo interessante edificio durante gli anni '80 e '90 e ha iniziato a riempirlo con diverse componenti artistiche. Tra i primi artisti ad esporre le loro opere presso la Power Station di Ljubljana sono stati Ema Kugler, Matjaž Berger e Enrique Vargas. Quest'ultimo ha usato la centrale come sede per la sua interpretazione attraverso il medium del Festival Exodos. I locali della Power Station di Ljubljana, alla fine degli anni 90, hanno ospitato per due volte la sede del Festival Internazionale di Arti Performative Mladi Levi.
La seconda ristrutturazione della al City Ljubljana Power Station o Old Power Station è stata commissionata dal Ministero della Cultura della Repubblica sloveno e sotto la supervisione dell'architetto Suhadolc Matija, che ha anche effettuato il restauro nel 1998.
La sua sala, che è stata inaugurata ufficialmente il 21 agosto 2004, con il festival Mladi Levi, è un eccellente esempio di cooperazione tra i campi della politica, dell'economia, del patrimonio e della cultura nazionali.

Il Comune di Ljubljana e il Ministero della Cultura hanno raggiunto un accordo con la società Elektro Ljubljana per quanto riguarda il noleggio gratuito del fabbricato, ai fini dello spettacolo dal vivo. Il programma artistico responsabilità del Bunker, che è stato scelto grazie ad un appalto pubblico. Una sezione del palazzo è, ad oggi la sala principale, mentre una sezione più piccola è stata trasformata in un museo dove i visitatori possono ancora vedere una parte del camino, le turbine e alcuni dei rimanenti strumenti originali all'interno della centrale elettrica.

L'attuale programma nella centrale è divisa in tre sezioni:
1. Prove, ante-produzione e residenze per artisti stranieri.
2. Educazione: diversi workshop, seminari, tavole rotonde, conferenze e sessioni di pratica.
3. Presentazione di spettacoli di artisti in residenza e artisti stranieri, e come sede di determinate festività.
La Old Power Station brulica attività: alcuni gruppi la utilizzano come luogo per le prove. È anche un luogo per scopi più vari che spaziano dal management culturale alla danza, mentre la sera, la centrale è spesso un luogo per spettacoli vari e altri eventi multimediali.
The Old Power Station è unica, in quanto non è un edificio abbandonato: non meno di un terzo dell'elettricità della città è ancora prodotta lì. Si tratta di un vero esempio di fusione di energia elettrica e artistico.

Il team di Bunker vorrebbe incorporare la vecchia centrale elettrica su una sfera più ampia, poiché questo settore di Ljubljana potrebbe, la pianificazione urbana passa attraverso con lo sviluppo culturale e artistico; il pensiero si evolve in un distretto culturale, a partire dalla città di Metelkova e continua attraverso il Museo Etnografico e il Vecchio Power Station stessa, fino al fiume Ljubljanica.
The Old Power Station è anche un esempio unico a Ljubljana di una lunga e consolidata tradizione internazionale a trasformare in modo attraente strutture industriali in centri culturali.