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Dewey Dell

Grave BUDA kunstencentrumKortrijk, BelgiumPremière1st and 2nd December 2011
place duration
Presentations
01/12/2011
02/12/2011
projects / advised
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PLUMES DANS LA TÊTE
Totem



Totem si erge come una presenza.
In una stanza tre torri nere e monolitiche si stagliano nella loro altezza e imponenza.
La loro ombra si allunga a terra e giunge fino ai tuoi piedi, traccia la strada che conduce fino a loro. Sono come tre uomini giganti che vigilano fissi, sul loro posto.
Guardiani di qualcosa di misterico, magico, rituale.
Dai colpi, dalle percussioni, dai sfruscii e dalle voci che si sollevano al loro interno è percepibile una presenza umana che è stata racchiusa in queste torri, e si è fatta loro parte viva. Esse ti parlato, si parlano l'un l'altra, creano insieme il loro richiamo.
Il suono si trasmette nelle tue orecchie attraverso le quattro pareti della torre.
E' un suono lontano, profondo, che attraversa i materiali, li mette in vibrazione, proviene direttamente dal loro centro, dalle viscere, dalla terra.

L'idea per questa performance-installazione parte dalla scoperta di una tecnologia audio invisibile. Esistono dei materiali, chiamati intelligenti per la loro capacità di trasformare l'energia da una forma ad un'altra, come il Terfenol-d, materiale magneto restrittivo, che se sottoposto ad un campo magnetico modifica la sua forma, dilatandosi e contraendosi, con elevatissima frequenza e trasformando così ampie superfici in veri e propri diffusori musicali.
Questi apparecchi in poche parole riescono a mettere in vibrazione vari tipi di materiali. Ogni suono quindi passa attraverso il legno, il vetro , l'acqua e si espande nell'ambiente senza bisogno dei tradizionali sistemi di diffusione audio.
La nostra volontà è quella di sfruttare questa potente capacità per creare un installazione-performance in cui tre performers sono chiusi dentro a tre torri, costruite ad hoc con vari tipi di materiali risonanti, e che dal vivo producano del suono che verrà percepito come amplificato dallo spettatore, ma senza speaker. Le tre torri nere sono i tre speaker e il suono è generato direttamente dal loro interno. Ogni torre avrò la sua propria particolarità al fine di ottenere un risultato sonoro interessante. Una torre privilegerà i materiali metallici e sarà legata alla produzione di sequenze ritmiche ; un'altra sarà legato ai suoni organici del corpo del performer e della sua voce, e sarà costruita in legno, mentre la terza sarà in materiali plastici e creerà un sottofondo omogeneo di fruscii e vibrati.
La tecnologia che si fa invisibile e che si rivela in apparente semplicità è per noi il modo migliore di utilizzarla. Essa acquista forza in sua assenza.
La scelta di costruire tre torri e di nascondere la presenza umana, che invece agisce manualmente, si lega a questo stesso concetto di invisibilità e di nascondimento del funzionamento. Ma le torri sono fuori misura umana, sono costruite in modo imponente, totem moderni, che ricordano e incutono il peso del loro nascosto funzionamento.
La performance si presenta anche come installazione, nel senso che il pubblico non si pone in maniera frontale alla visione e all'ascolto, ma verrà lasciato libero di prendere nello spazio la posizione che più desidera.